LA NEWSLETTER del MERCOLEDI’

QUELLI CHE HANNO FATTO LA STORIA – Numero 04 – 24 Aprile 2024

La Storia viene “fatta” al 99% da grandi masse di gente comune.
Anche quando si tratta di abbattere le dittature, il coraggio quotidiano delle persone, la resistenza disarmata, i gesti di pietà e di accoglienza verso vittime e perseguitati, finiscono per “fare la Storia”, assai più delle azioni che ci vengono storicamente tramandate, spesso funzionali alle carriere politiche.
Perfino l’apatia nei confronti del Potere (che notoriamente vive di “entusiasmi”), svolge un ruolo cruciale per abbattere i sovrani.

Fecero la Storia i professori universitari che rifiutarono il giuramento fascista del 1931, senza poter confidare nella prospettiva di un capovolgimento imminente. Non li si ricorda mai (vedi sotto link). Si fece la Storia, senza “capi che dettassero la linea”, nelle Quattro Giornate di Napoli (vedi sotto link), e a Cefalonia (vedi sotto link). Ma si è parlato poco di entrambe, e a decenni di distanza.

Similmente dimenticati i militari italiani che, dopo l’8 Settembre, si rifiutarono di aiutare nazisti e Repubblica Sociale Italiana, andando incontro a prigionie durissime, o alla morte … in numero esorbitante, addirittura superiore a quello delle vittime della Shoa. Ma nonostante la presenza, nelle loro file. di personaggi che sarebbero in seguito diventati famosi, come Luciano Salce, o come Gianrico Tedeschi, nessun IMI (“Internati Militari Italiani”) otterrà mai un seggio da Senatore a vita.

https://it.wikipedia.org/wiki/Internati_Militari_Italiani

https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Luigi_Bellini_delle_Stelle

https://www.massimofini.it/articoli-recenti/2257-pedro-e-bill-i-miei-partigiani

https://it.wikipedia.org/wiki/Alfredo_Pizzoni

Col ’68 inizia la ridicola pretesa di far contare come “lotte” non le manifestazioni per il mantenimento del posto di lavoro, per il salario e per le pensioni, o anche per il Divorzio e per l’Aborto, ma tafferugli, vendette, brutti articoli scritti su giornali esagitati, permeati dal conformismo dell’epoca.

Oggi, alcuni di questi “lottatori” stanno in Parlamento, a difendere strenuamente il Vitalizio (vedi link sotto).

https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/14/vitalizi-capanna-prendo-5mila-euro-netti-al-mese-non-mi-sento-privilegiato/329788

Una ricostruzione anticonformista del Novecento e della transizione verso il Terzo Millennio, compare nei libri di Gianfranco Domizi, reperibili su Amazon.

Marzia Schenetti ha dedicato due libri alla ricostruzione di biografie “sottotraccia” delle donne, ed è stata la prima in Italia ad occuparsi di donne partigiane … anche se poi questo merito è stato attribuito ad altri, a lei successivi, ma meglio inseriti nei contesti della Memoria “accreditata”, nonché dei Media “che contano”.

Alcune biografie sono diventate canzoni, spesso inserite in spettacoli di Teatro Sociale, in particolare nell’Opera omonima “Ritratti di Donne”.
Si possono ascoltare oltre 30 canzoni dedicate alle Storie delle donne, cliccando qui sotto nella playlist di Ritratti di Donne!

https://www.facebook.com/100000212178044/videos/2981709888512721

Se l’articolo ti è piaciuto lascia un tuo commento, mi farà piacere! Se hai ricevuto questa newsletter direttamente in posta elettronica, riceverai automaticamente i prossimi numeri, ma se non desiderassi riceverla più, puoi scriverlo nel format qui sotto. Se sei entrato/a in contatto con la newsletter attraverso media diversi dalla posta elettronica, puoi continuare a riceverla, lasciando il tuo indirizzo e un messaggio nel format qui sotto.


Scopri di più da Marzia Schenetti Artista

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Lascia un commento